Descrizione
Sono gli anni della ricerca dell’oro quelli in cui è ambientato Lilliana, forse il racconto più significativo di questa raccolta di Henryk Sienkiewicz. Anni in cui centinaia di pionieri e convogli affronteranno viaggi lunghissimi ed estremi per raggiungere la California. Al capitano protagonista di questa storia il compito di condurre una di queste carovane, composta da oltre duecento uomini, perlopiù emigranti arrivati in queste terre in cerca di una vita migliore. Tra di loro, Lilliana Morris, ragazza dai lineamenti e dal temperamento dolce, è un’insolita presenza motivata dalla volontà di raggiungere il padre morente. Il suo esserci e il suo divenire, con una cerimonia tipica del luogo, la moglie del capitano al quale svelerà la gioia di una gravidanza, rappresenta gli accenti delicati di una narrazione resa dura da ciò che attende questi avventurieri: accanto agli scontri con le popolazioni indigene, un territorio che mostra tutte le sue asperità e ancora il caldo, la fame, la sete, il tifo. Il raggiungimento della meta diviene un tragitto che lascia dietro di sé uomini, o meglio i loro cadaveri, gli animali, i carri e quell’iniziale entusiasmo generato dalla speranza. Quella stessa che infine svelerà, con la visione dell’agognata Sierra Nevada, la più tragica delle sorprese.
È la durezza della vita con le sue contraddizioni, l’incognita di ciò che deciderà di fare il Sachem, ultimo discendente della nativa Chervatta, nel momento in cui si troverà faccia a faccia con coloro che hanno distrutto il suo villaggio. È il pulsare incessante nel corpo del toro che, suo malgrado solitario contro tutti, scalda gli sguardi degli spettatori, in uno spettacolo del quale non è prevista la fine.
